RIEPILOGO METEOROLOGICO PRIMO SEMESTRE 2011

Dopo un anno 2010 che a Perugia e in Umbria ha fatto registrare dati record nell’ ambito dell’ultimo secolo, sia per le precipitazioni che per i giorni di pioggia, nei primi sei mesi del 2011 dobbiamo registrare una brusca frenata di questo andamento climatico, con un calo netto delle precipitazioni, addirittura sotto la media. Il periodo più siccitoso di questo scorcio di anno è cominciato all’inizio di aprile ed è proseguito per 45 giorni fino alla metà di maggio. In questo periodo, quasi ininterrottamente, sulla Regione e sul capoluogo, sono spirati prevalentemente venti dai quadranti settentrionali o orientali. Correnti mediamente secche convogliate dall’anticiclone piazzato per molte settimane nel cuore dell’Europa centrale, che soltanto nel centro-sud dell’Italia, confluendo con masse d’aria più umide, hanno prodotto precipitazioni anche al di sopra delle medie. Invece, in Umbria, trovandosi la regione sottovento rispetto alle correnti orientali, le precipitazioni sono state molto scarse mettendo a rischio anche le colture primaverili.

Una parziale inversione di tendenza si è registrata a metà del mese di maggio, quando il giorno 15 si è avuta su tutta la regione, per parecchie ore, la precipitazione più abbondante ed estesa di questi sei mesi con accumuli complessivi di 40-45mm di media su gran parte del territorio regionale e anche sul perugino. Tale precipitazione è stata molto utile per le colture agricole e anche significativa per il sistema idrico superficiale in quanto, nei 45 giorni precedenti, erano caduti su Perugia, ma anche sul territorio regionale, mediamente sui 25-30mm di pioggia.

L’innevamento a gennaio e febbraio, in linea con l’andamento delle scarse precipitazioni, è stato molto inferiore alle medie. Nessuna precipitazione nevosa significativa è stata registrata nel capoluogo, e anche sulla dorsale appenninica le precipitazioni sono state scarse. A marzo invece, almeno sopra gli 800-1000 metri, la neve è ritornata a più riprese ma il manto nevoso non ha fatto in tempo a consolidarsi, dato l’incipiente aumento delle temperature. Tra i fenomeni di rilievo verificatisi nel capoluogo regionale, vanno segnalati due eventi temporaleschi avvenuti il primo il 20 maggio e l’altro l’8 giugno. Il 20 maggio, un improvviso temporale si è abbattuto durante il tardo pomeriggio limitatamente al settore nord-est del capoluogo colpendo le frazioni di Bosco, Ramazzano e Colombella con pioggia e grandine molto violente (si stimano tra i 40 e i 60mm in un’ora) Si sono verificati, infatti, anche fenomeni franosi e locali allagamenti. L’altro evento, ancora più intenso ed esteso, ha colpito tutto il territorio centro-meridionale del comune di Perugia con epicentro nel quartiere di San Sisto, con quantitativi di precipitazione sopra gli 80mm in meno di 2 ore, con punte sopra i 60mm anche nel centro storico. In questo caso, la pioggia e la grandine, hanno in breve tempo allagato vaste aree produttive della città come via Settevalli. Fontivegge e la zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte, con danni piuttosto rilevanti agli esercizi commerciali e produttivi..

Per quanto riguarda l’andamento generale delle temperature, dobbiamo registrare che l’inverno è stato mediamente mite, con temperature superiori alle medie e con scarse precipitazioni, sia nevose che di pioggia. La temperatura più bassa di questo semestre si è avuta il 9 marzo, con una punta di

-5°C nella stazione di Ponte Valleceppi. La prima decade di aprile è stata piuttosto calda, con una massima di 26°C il 9 del mese. Non si sono avute delle vere e proprie ondate di calore fino alla fine del mese di giugno, Soltanto nell’ultima decade diversi sono i giorni in cui il termometro ha toccato i 33°C nei valori massim.

Riepilogando, facendo una media delle stazioni prese in esame ( S.Sisto, Centro Storico e Ponte Valleceppi) abbiamo una media di precipitazioni totale di 364mm nei primi 6 mesi dell’anno, con una diminuzione rispetto alle medie dei primi sei mesi del 20-25%. Comunque va segnalato che questo dato media risente molto dei nubifragi di giugno, ad esempio infatti, la stazione di Ponte Valleceppi, che non è stata colpita da questi fenomeni estremi, ha un dato complessivo nei primi sei mesi, di soli 285mm, con un calo del 35% rispetto alle medie.

Nubifragio dell'8 giugno 2011


Nubifragio 8 giugno 2011

Nubifragio 8 giugno 2011

Nubifragio 8 giugno 2011

Nubifragio 8 giugno 2011

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Aggiornato al 31/12/2014

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