1983

Febbraio 1983

L’11 e il 12 febbraio 1983, come si evince dalla fig. 18, un’irruzione di aria fredda di origine polare, ha innescato sul Mediterraneo centro-occidentale una profonda depressione che ha causato un esteso maltempo per più giorni sull’Umbria, con piogge abbondanti in pianura e copiose nevicate sui rilievi, fino a quote collinari, che occasionalmente hanno raggiunto i fondovalle. A Perugia centro due sono stati gli episodi nevosi da segnalare: quello dell’11 febbraio, nel pomeriggio sera, con un accumulo di 20 cm e nella notte seguente del 12 con 10 cm. A Ponte Valleceppi è stata registrata soltanto pioggia mista a neve, che solo temporaneamente, si è trasformata in neve con 5 cm di accumulo. Nel giorno seguente, 13 febbraio, si è verificato un repentino aumento delle temperature (che sono passate da - 2°C di minima del 12 ai +9°C di massima del 13). Come si nota dalla fig. 19, sotto la spinta di venti sud-occidentali, uniti a piogge anche forti, questi fenomeni molto intensi hanno innescato una situazione alluvionale con esondazioni di molti corsi d’acqua, compreso il fiume Tevere, in particolar modo nella zona di Deruta. Tali situazioni meteorologiche, spesso si ripetono nella loro dinamica: abbondanti nevicate con correnti da sud-ovest in quota, poi seguite da repentini aumenti di temperatura, accompagnate da copiose precipitazioni piovose.






Estate 83

L’ondata di calore dell’estate 1983, è iniziata nell’ultima decade di giugno ed è proseguita per tutto il mese di luglio, ma l’apice d’intensità è stato raggiunto nell’ultima decade di luglio, quando le temperature si sono portate su valori al di sopra dei 35 gradi con punte di 38/39°C. La fig. 20 disegna il forte anticiclone nordafricano che, dall’Algeria, ha puntato direttamente verso l’Italia centro-settentrionale con i massimi di calore sulla Sardegna e regioni tirreniche. A seguito di questa siccità di oltre 40 giorni, iniziata il giorno13 di giugno, i fiumi della regione hanno subito un forte periodo di secca, compreso il fiume Tevere. Per tutta la stagione si sono evidenziati, in maniera ancora più grave, i fenomeni di inquinamento causati, allora, anche dalla mancanza quasi totale di depuratori. Gli incendi hanno imperversato nella regione e devastato diverse zone boschive.

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Aggiornato al 31/12/2014

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