1992

Siccità invernale

L’inverno del 1992 riprende un trend negativo degli inverni 1988-‘90 con la caratteristica della siccità invernale, iniziata questa volta nel mese di dicembre del ’91 (con 49mm in 120 giorni fino alla fine di marzo) e accompagnata da temperature al di sopra delle medie di 5-6 gradi, sia nei valori minimi che in quelli massimi. La siccità, fortunatamente, è stata interrotta il 24 marzo ’92 da un episodio importante che ha riportato abbondantemente le precipitazioni su tutta la regione con 122mm in 4 giorni! Riportiamo la circolazione al suolo nella fig. 42 dalla quale si nota la stretta circolazione ciclonica centrata proprio sull’Italia centro-settentrionale. Nell’immagine sat. 9 si può notare la rotazione in senso antiorario degli ammassi nuvolosi, attorno alla circolazione depressionaria che, con moto sud-ovest nord-est, hanno investito direttamente l’Umbria, causando copiose precipitazioni. In 48-72 ore, da una siccità notevole, si è passati ad una situazione di ingrossamento dei corsi d’acqua e una piena moderata-forte del fiume Tevere.




Ottobre record

Il mese di ottobre del 1992 è risultato, con i suoi 234mm, l’ottobre più piovoso dell’intero periodo di 31 anni presi in considerazione. Un mese dominato costantemente da correnti umide ed instabili meridionali che hanno portato complessivamente 15 giorni di pioggia. Nell’immagine sat. 10 del 14 ottobre, si nota una zona ciclonica centrata sulla Sardegna nord-orientale, in spostamento verso nord-est, che nei giorni successivi, ha poi portato copiose precipitazioni sull’Umbria. Nella fig. 43, invece si possono evidenziare le correnti sud-occidentali perturbate che sono state una dominante di tutto il mese di ottobre 1992.

Dicembre 1992


Forti piogge, (118mm in 5 giorni) dal 4 all’8 dicembre 1992, hanno provocato allagamenti in diversi centri dell’Umbria tra cui S.Egidio, Todi e Spoleto con ingrossamento dei principali corsi d’acqua, tra cui il fiume Tevere. A seguito poi, di nuove intense piogge il giorno 8, la piena del Tevere ha raggiunto il massimo, con locali esondazioni, e danni un po’ in tutta l’asta del fiume. E’ continuato per tutto il 1992 il periodo di estremizzazione delle fasi climatiche, con fenomeni meteorologici intensi concentrati in un tempo ristretto. La fig. 44 descrive la circolazione depressionaria centrata sulla Islanda, che convoglia aria fredda di origine nord-atlantica sul Mediterraneo occidentale, instaurando correnti sud-occidentali instabili sull’Italia, che hanno colpito direttamente l’Umbria.

28 dicembre 1992
Nevicata intensa con correnti settentrionali e con accumulo sul capoluogo di 20cm, (15 cm a Ponte Valleceppi). Accumuli rilevanti si sono avuti anche sul resto della regione, con punte di 30 cm in Valnerina e 50 cm nel gualdese. La fig. 45 mostra, come le correnti gelide di origine siberiana, attraverso l’Istria, sono sfociate sull’Adriatico settentrionale, puntando poi sull’Italia centrale. In questa occasione però, le gelide correnti da nord, hanno prodotto abbondanti nevicate anche sul settore umbro, oltre che su quello adriatico e la dorsale appenninica. Questo fatto però, non rappresenta una costante in quanto, il più delle volte, le correnti nord-orientali, non sufficientemente umide, non riescono a produrre eventi nevosi su tutto il settore umbro, limitandosi alla dorsale appenninica e alle zone pedemontane.

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Aggiornato al 31/12/2014

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