2000

Con l’anno 2000 si è ripresentato un inverno particolarmente siccitoso, con soli 32mm caduti dal 1 gennaio al 2 marzo. Un valore che è quasi 80% in meno rispetto alla media del periodo. Questo, come si evince dalle fig. 60 e 61, è stato causato dalla persistenza di alte pressioni, talora di matrice continentale e altre volte di matrice africana.



In questa giornata si è manifestata la precipitazione più disomogenea che abbia interessato la città di Perugia negli ultimi 32 anni. Peraltro, essa ha avuto un incredibile risalto mediatico in quanto, ha pesantemente condizionato l’evento sportivo dell’anno, Perugia-Juventus, che si svolgeva allo stadio Pian di Massiano; partita che assegnava lo scudetto del campionato di serie A di calcio 1999/2000. Comunque, al di là di questo curioso risvolto sportivo, l’evento meteorologico ha dignità di essere ugualmente menzionato per l’intensità e anche per la particolarità con cui si è sviluppato. Infatti, il fenomeno meteo è iniziato intorno alle 14 e si è protratto fino alle 17. La linea temporalesca si è sviluppata a sud di Perugia, dai rilievi tra Deruta e Bettona e poi, con direzione sud-est nord-ovest, si è addossata su Monte Malbe- Colle della Trinità di Perugia, situati ad ovest della città. Il nubifragio ha stazionato per tre ore su questa linea di sviluppo, tanto da produrre accumuli di pioggia notevoli pari a 85 mm registrati a San Sisto, 50mm a pian di Massiano, 100mm a Deruta, dove si sono avuti anche accumuli di grandine fino a mezzo metro di altezza. Di converso, nei settori nord e nord- est e ed est della città, la precipitazione è stata quasi nulla!


Dicembre 2000
Come si evince dalla fig. 62 e dall’immagine sat. 14, la corrente perturbata nord-atlantica proveniente dal Labrador, ha puntato direttamente, attraverso la penisola Iberica, sul Mediterraneo centro-occidentale e l’Italia, apportando, nei giorni che vanno dal 26 al 28 dicembre, una serie di sistemi nuvolosi perturbati che hanno riversato su Perugia 60 mm circa di precipitazioni. Ben più abbondanti le precipitazioni sono risultate sui settori più esposti agli umidi venti sud-occidentali, come tutto l’alto Tevere, dove le piogge sono state particolarmente copiose, tanto da innescare una notevolissima piena del fiume Tevere che, il giorno 28, ha provocato straripamenti ed inondazioni, soprattutto nell’area di Deruta.


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