NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n°7 del 4 luglio 2016

NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n°7 del 4 Luglio 2016

a cura dell'Agr. Moreno Moraldi

Le previsioni del tempo ci annunciano che, nonostante qualche ulteriore possibile disturbo, la stagione estiva, tipica del clima mediterraneo, sta per avviarsi. Presto l'anticiclone atlantico dovrebbe ulteriormente rafforzarsi proteggendoci dai vortici di bassa pressione ai quali si associano spesso piogge e temporali. Rincuorandoci con questa buona notizia non resta che sperare, dalla prima quindicina di luglio, in una serie di giornate con scarsa umidità e con temperature elevate, condizioni che scongiurerebbero i primi possibili danni della mosca. Tale insetto non desta ancora preoccupazione ma la sua presenza potrebbe farsi temibile dopo che il nòcciolo delle olive inizierà ad indurirsi. Chiunque può accertare da solo questa fase di rischio sezionando le olive a metà lunghezza con un taglierino ben affilato:

-  se il taglio del nòcciolo, posto all’interno della drupa, avverrà senza particolare difficoltà, possiamo desumere che, per la mosca, l’oliva non ha ancora raggiunto lo stadio ideale per deporvi le uova.

-  viceversa, se risulterà difficoltoso sezionare la parte interna della drupa, dobbiamo dedurre che la mosca potrebbe già individuare tali olive come pronte per forarle e per farci nascere i propri discendenti.

Facendo seguito a quanto già accennato nei precedenti bollettini, desta ancora preoccupazione la presenza diffusa dell’occhio di pavone sulle foglie degli olivi. Per valutarne l’insediamento e per la lotta si rimanda alle istruzioni diramate con il “Notiziario n. 5”. In quasi tutta la Regione le drupe hanno ormai raggiunto o superato la dimensione di un acino di pepe, misura minima per poter effettuare i trattamenti preventivi senza danno per le olive di recente allegagione.
 
In alcune zone dell’Umbria, soprattutto in quelle più temperate, viene segnalata la presenza della tignola. Trattasi del periodo in cui è presente o sta per affacciarsi la seconda generazione del lepidottero, la più pericolosa, che può portare alla cascola dei frutticini di recente allegagione. Per valutare la soglia di intervento si può procedere con le trappole sessuali, cui far seguire anche una conferma con approfondimento a vista. Per questo si dovranno prelevare 100 olive complete di calice da almeno 10 piante diverse. Si può decidere di intervenire, sulle cultivar da olio, quando sul 20-30% delle drupe vengono rilevate uova di tignola all’interno. Per le cultivar da mensa la soglia di intervento deve essere ridotta al 5-10%.

In quest’ultima settimana, nella nostra Regione, si sono manifestate alcune violente grandinate, anche se fortunatamente limitate per estensione. In questi casi si consiglia di intervenire, subito dopo l’evento, con trattamenti rameici al fine di scongiurare l’ingresso di patogeni nelle ferite. Si consiglia di utilizzare l’idrossido di rame, prodotto fitosanitario che ha un’azione più immediata rispetto agli altri rameici disponibili sul mercato. L’intervento, se eseguito a distanza di poche ore, può attenuare o scongiurare il rischio di insediamento della rogna dell’olivo, soprattutto sulle cultivar sensibili come ad esempio il Frantoio.

Per chiunque volesse contattare direttamente il Dott. Moraldi, la mail è: moraldi@email.it

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Aggiornato al 31/12/2014

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