NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 2 del 5 luglio 2021

NOTIZIARIO DELL’OLIVICOLTORE n° 2 del 5 luglio 2021

In questo periodo è già ben visibile un discreto ingrossamento dei frutti che stanno preparandosi alla formazione del nòcciolo. La fase di indurimento del seme posto all’interno della drupa coincide con quella di inizio del periodo a rischio per eventuali deposizioni delle prime uova della mosca dell’olivo (Bactrocera oleae). L’insetto resta inattivo con temperature superiori a circa 30-32°C, pertanto, in queste ultime settimane, è sicuramente rimasto a riposo visto che in Umbria abbiamo sopportato quotidianamente giornate caratterizzate da aria molto calda di origine nord-africana, spesso sovraccaricata di fine sabbia del deserto. Al contrario, la deposizione delle uova da parte della mosca dell’olivo è agevolata dall’abbondante umidità atmosferica e da temperature non troppo elevate. Per quanto detto le valutazioni sulla potenzialità dannosa dell’insetto potranno essere espresse soltanto sulla base dell’evoluzione dei dati climatici dell’immediato futuro.  
Alcuni siti meteo consultabili in rete indicano la possibilità di piogge nelle settimane prossime. Premesso che le previsioni di lungo periodo non sono mai troppo attendibili, qualora si verificassero le condizioni di innalzamento dell’umidità atmosferica, dovremmo preoccuparci, in alcune zone dell’Umbria, soprattutto in quelle più calde come la conca ternana, dell’azione dannosa della tignola. Si tratta della seconda generazione del lepidottero, la più pericolosa, che può portare alla cascola dei frutticini. Per valutare la soglia di intervento si può procedere con le trappole sessuali, cui far seguire anche un controllo a vista. Per quest’ultimo si prelevano 100 olive da almeno 10 piante diverse. Per le cultivar da olio si interviene quando le uova della Tignola sono presenti su almeno il 20-30% delle drupe. Per le cultivar da mensa la soglia deve essere ridotta al 5-10%.

E’ evidente come le medesime condizioni meteo, giudicate favorevoli per la tignola, possano favorire anche la ovideposizione da parte della mosca. Questa, nel nostro comprensorio, diventa pericolosa indicativamente dopo la prima decade di luglio. Pertanto, qualora si manifestino le condizioni adatte per le ovideposizioni (umidità elevata e temperature diurne inferiori ai 30°C) si renderà necessario iniziare il controllo diretto delle drupe per accertarsi sulla eventuale presenza delle prime punture dell’insetto. Si rimanda ai ripetuti bollettini degli anni precedenti per le istruzioni circa il controllo a campione, la prevenzione e la eventuale lotta.

Nel frattempo siamo giunti al periodo utile per eseguire la “scacchiatura”, vale a dire l’asportazione manuale dei succhioni. Questi sono presenti soprattutto sulle piante che sono state sottoposte ad energica potatura, oppure su quelle che hanno ricevuto copiose irrigazioni e/o abbondanti concimazioni. Qualora presenti, si consiglia di non asportare i succhioni con attrezzi da taglio ma, se possibile, di strapparli energicamente con le mani protette da guanti, senza lacerare la corteccia del ramo o della branca da cui si dipartono. L’asportazione manuale riduce molto il rischio di riscoppio di ulteriori ricacci sul medesimo punto. L’eliminazione dei succhioni consente di predisporre la pianta per la potatura del prossimo anno, nonché di migliorarne l’arieggiamento della chioma, soprattutto sulla parte interna, condizione indispensabile per prevenire molti dei problemi dell’olivo. Una chioma meno compatta ci aiuterà a limitare soprattutto i funghi come l’occhio di pavone, i batteri come la rogna e gli insetti come la mosca e la tignola.  
Agr. Moreno Moraldi

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Aggiornato al 31/12/2014

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